28 Maggio 2023

ACMILANINSIDE

DENTRO AL MONDO ROSSONERO

Milan 1-1 Salernitana: rammarico e niente secondo posto

Dopo la stupenda qualificazione ai quarti di Champions un San Siro pieno si aspettava che il Milan questa sera potesse vincere ed agguantare l’Inter al secondo posto e staccare in classifica il quinto posto. Spoiler, al termine dei 90′ i rossoneri sono riusciti a strappare un misero pareggio alla Salernitana, deludendo ancora una volta le aspettative in campionato.

La partita inizia subito sui binari giusti, col Milan che chiude la Salernitana nella sua metà campo per tutta la prima frazione di gioco. Di occasioni ghiotte ce ne sono davvero pochissime, ma i rossoneri hanno comunque provato in tutti i modi a sbloccare la partita riuscendoci con Giroud solo nel recupero. Il vantaggio rossonero porta però anche il nome di Mike Maignan che, l’azione prima dell’angolo, in un 1vs1 contro Dia ha ipnotizzato l’attaccante granata compiendo un intervento straordinario da difensore. Nel secondo tempo gli ospiti hanno immediatamente dimostrato di essere scesi in campo con un appiglio diverso, cercando di giocare molto di più la palla nonostante le condizioni meteo, e di terreno, non lo permettessero nel migliore dei modi. Prova e riprova, alla fine, dopo aver superato il primo pressing del Milan, la palla viene allargata su Bradaric che, con precisione, la mette in mezzo a Dia che non sbaglia e trafigge Maignan. è 1-1 al 61′. Questo risultato durerà fino alla fine della partita, anche se i rossoneri hanno provato in tutti i modi a riportarsi avanti anche tramite un episodio -come il rigore di Bennacer.

Le pagelle

MAIGNAN 6.5: nulla può sul gol di Dia, ma la prestazione del francese come al solito è stata autorevole. Negli occhi rimarrà impresso l’intervento proprio sull’attaccante della Salernitana nel primo tempo dove, quasi da libero, in scivolata ha sradicato il pallone all’avversario -evitando un gol praticamente fatto- facendo ripartire i suoi compagni che, sul calcio d’angolo seguente, hanno segnato il gol del vantaggio.

KALULU 6: prestazione tutto sommato sufficiente di Pierre che, soprattutto nel primo tempo, si è proposto in fase offensiva arrivando anche sul fondo a crossare.

THIAW 5.5: prima o poi doveva arrivare una sua prestazione sottotono, e peccato che questa è combaciata con un pareggio triste dalle parti di San Siro. Sul gol di Dia è andato in confusione, complice anche Tomori fuori posizione, un pò come quando nel primo tempo ha costretto Maignan a quell’intervento super.

TOMORI 5.5: nervoso, anzi, nervosissimo, forse complice anche un arbitraggio di La Penna imbarazzante. Viene ammonito per proteste, forse consapevole dell’errore commesso in occasione del pareggio granata, dove visibilmente affaticato ha lasciato Thiaw in mezzo a due maglie avversarie. In Champions leoni, ma in campionato…? Così non va.

SAELEMAEKERS 5.5: forse forse Junior Messias è quello che meglio interpreta quel tipo di ruolo e gioco su quella fascia in questa formazione. Il belga oggi non è infatti mai riuscito ad impensierire Bradaric, arrivando anche in un paio di occasioni al cross ma non impensierendo mai la difesa della Salernitana, sempre molto attenta. C’è bisogno di più spinta e qualità, ed al momento Alexis non la garantisce a pieno. (Dal 77′ Florenzi S.V.)

KRUNIC 6: partita ordinata quella di stasera di Rade che, ancora una volta, ha messo da parte gli scetticismi e le critiche offrendo una prestazione di quantità e qualità lì in mezzo al campo. Non sarà il giocatore più elegante e decisivo che abbia mai vestito questi colori, ma il suo lo fa, sempre.

BENNACER 6: preferito all’ultimo a Tonali, anche questa sera Isma ha messo in campo tutta la sua qualità. Metronomo, lavatrice, era riuscito a procurarsi anche un rigore -poi giustamente annullato. (Dal 85′ TONALI S.V.)

THEO 5.5: ci si aspettava sicuramente di più da lui, anche perchè quando in giornata è incontenibile.

BRAHIM DIAZ 5.5: primo tempo male. Sbagliati molti passaggi e tempi di gioco, nonostante ci abbia provato fino allo sfinimento. Nel secondo tempo leggermente meglio, ma così non va. (Dal 62′ DE KETELAERE 6: prova un guizzo sulla fascia, un altro, porta palla, ma i lampi di genio che i tifosi del Milan bramano di vedere sono ancora lontani anni luce. C’è da assumersi delle responsabilità, c’è da lavorare ed iniziare ad essere -una volta e per tutte- anche decisivi.)

LEAO 5: oramai è irriconoscibile il portoghese. Svogliato, bacchettato, è lontanissimo dall’essere quel giocatore straripante che nella scorsa stagione ha contribuito a far vincere lo Scudetto ai rossoneri. Nonostante lui preferisca questa posizione -a detta di Pioli-, questa posizione in mezzo al campo non fa altro che limitarne le qualità. (Dal 62′ ORIGI 5.5: poco cinico sotto porta, neanche con un compagno come Ibra il belga è riuscito ad incidere. A Liverpool aveva dimostrato di essere decisivo entrando soprattutto dalla panchina ma, fino a questo momento, in rossonero ha deluso ogni sorta di aspettativa.)

GIROUD 6.5: quasi 36 anni ma la voglia di lottare per la maglia rossonera come se fosse un ragazzino. Nel primo tempo ne ha praticamente per tutti, stop acrobatici, rovesciate, gol. Insomma, il francese aveva voglia di incidere e ci era anche riuscito, peccato che il risultato finale non rispecchia la sua prestazione. (Dal 62′ IBRAHIMOVIC 6: lo svedese entra e, anche se tocca pochissimi palloni, quelli che passano per i suoi piedi -o per la sua testa- risultano essere sempre pericolosi. Sta tornando in condizione, e con la diffida di Olivier potrebbe partire titolare a Udine. Vedremo.)

PIOLI 5: partita che poteva rappresentare la svolta, soprattutto per i risultati delle avversarie. Alla fine il Milan è caduto -ancora una volta- sul più bello, mettendo tutto nuovamente in gioco in ambito corsa Champions quando questa sera, invece, si poteva mettere un’importante ipoteca sopra.

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