Sacchi: “Il Milan ha dimostrato di avere già forti motivazioni”
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Fonte:acmilan.com
Arrigo Sacchi, alla Gazzetta dello Sport, ha parlato delle prime due giornate di campionato e delle partite giocate dal Milan
L’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato delle prime due partite di campionato del Milan. Queste le sue dichiarazioni.
“In queste prime due giornate di campionato mi ha particolarmente impressionato il nuovo Milan di Pioli”
“In queste prime due giornate di campionato mi ha particolarmente impressionato il nuovo Milan di Pioli. Avevo detto, alla vigilia, che i rossoneri m’incuriosivano molto perché avevano cambiato tanto rispetto alla passata stagione e, in una simile situazione, non è mai facile trovare subito il bandolo della matassa. Devo fare i complimenti all’allenatore perché, sia contro il Bologna in trasferta sia a San Siro contro il Torino, il Milan ha dimostrato di avere già forti motivazioni, di avere spirito di squadra e di possedere un gioco che, com’è noto, è il miglior propellente per mettere in difficoltà l’avversario. Ci sono ancora diversi dettagli da sistemare, ma siamo soltanto al principio dell’avventura. Credo che i rossoneri, se rimarranno umili e se avranno sempre voglia di migliorarsi e quindi di andare oltre i loro stessi limiti, possano lottare per lo scudetto”.

“Balza immediatamente all’occhio è che il Milan ha una maggiore fisicità”
“Una buona partenza è sinonimo di un buon lavoro fatto nel periodo della preparazione. Pioli ha dovuto assemblare giocatori provenienti da realtà diverse, non tutti venivano da una stagione brillante, eppure si sono subito mostrati disponibili: evidentemente anche loro hanno il desiderio di riscattarsi. Rispetto alla passata stagione ciò che balza immediatamente all’occhio è che il Milan ha una maggiore fisicità, e questo è un dato positivo soprattutto nel calcio moderno che impone ritmi forsennati”.

“Ci sono ancora alcuni dettagli da sistemare”
“Ci sono ancora alcuni dettagli da sistemare. In difesa, ad esempio, i quattro devono imparare a muoversi in linea come se fossero un corpo solo, devono salire più velocemente per mettere in fuorigioco l’avversario. Pioli sicuramente si sarà accorto di questo particolare e sono certo che avrà già spiegato ai suoi ragazzi che cosa dovranno fare per evitare gol come quello subito contro il Torino. L’altro errore nel quale i rossoneri non devono cadere riguarda la lunghezza della squadra. Non ci si può allungare troppo perché altrimenti si perdono le connessioni tra i reparti e la collaborazione. Quindi, perché lanciare il pallone a 40-45 metri? Meglio passaggi brevi e sicuri, possibilmente rasoterra. In questo modo tutta la squadra si stanca meno: un allungo di 40 metri è sfiancante, mentre uno scatto di cinque-dieci metri non comporta problemi. Se la squadra non si allunga, si può pensare a un pressing offensivo e a un possesso-palla efficace dove tutti gli uomini devono trovarsi sempre in posizione attiva. Pioli sa bene che deve battere tanto su questo tasto: finora è riuscito a trasmettere le sue idee, ora insista nell’opera di convincimento”.

“Mi è piaciuta la disposizione a tre dei centrocampisti”
“Mi è piaciuta la disposizione a tre dei centrocampisti oltre al modo in cui Krunic, Loftus-Cheek e Reijnders hanno interpretato i rispettivi ruoli. Aiutati dai due terzini, che hanno spinto con costanza e con notevole energia, i tre centrocampisti hanno spesso cercato la verticalizzazione. È la maniera migliore per velocizzare la manovra e chiamare in causa gli attaccanti che, in questo inizio di stagione, stanno facendo vedere un’apprezzabile disponibilità al sacrificio e ai rientri in fase difensiva. Siccome però io sono un perfezionista, ai ragazzi del Milan dico un’ultima cosa: ricordatevi che si può sempre fare di più e meglio. La bella impressione di oggi va confermata con il lavoro e con il sacrificio”.