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Qui Newcastle: L’analisi

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Girone Champions League

Fonte:acmilan.com

Una delle avversarie sulla strada europea del Milan è, colpo di scena, il Newcastle nuova casa dell’ex Sandro Tonali.

Analizziamo il club inglese, allenato da Eddie Howe, per capire cosa ci troveremo di fronte oltre all’emozione di rivedere un cuore rossonero con addosso la maglia avversaria.

Iniziamo dal mercato, le gazze arrivano da una sessione molto movimentata che ha visto arrivare 11 giocatori e partire 12, sicuramente l’acquisto più eclatante in termini economici è stato quello dell’ex Milan seguito poi da quello di Barnes dal Leicester e di Livramento dal Southampton.

Per quanto riguarda le uscite la più danarosa è stata quella di Saint-Maximin volato all’Al-Ahli a cui ha fatto seguito quella di Wood al Nottingham Forest.

Passando al campo i bianconeri sono una squadra molto aggressiva con classico 4-3-3 che ha però la fluidità per passare rapidamente, una volta entrata in possesso della sfera, ad un 2-5-2-1 che diventa un 4-5-1 quando si trova invece in pericolo.

Giocatore chiave è stato nella scorsa stagione Guimaraes abile sia in fase di impostazione che di interdizione, attenzione anche alle fasce dove i due terzini Trippier e Burn, giocano decisamente alti e sono in grado di dare il via ad azioni molto pericolose.

Per quanto riguarda la difesa occhio anche Botman vecchio pallino di Casa Milan che è andato ad impreziosire la retroguardia degli inglesi.

Uno dei punti chiave dell’idea del coach delle Magpies è quello di non dare ne punti di riferimento ne ruoli fissi, a centrocampo come sulle fasce laterali, con una fase di costruzione che parte spesso e volentieri dal basso con i centrocampisti ed i due esterni di difesa che si abbassano per andare a dare un’opzione di passaggio al portiere o ad uno dei due centrali.

Il pressing alto ed asfissiante per tutta la partita mette sicuramente in difficoltà anche dal punto di vista atletico gli avversari. Durante le fasi di transizione negativa la squadra tende subito a dimostrarsi aggressiva e a cercare di riprendere immediatamente il controllo del pallone.

Durante la transazione positiva i bianconeri tendono subito a verticalizzare appena recuperato il possesso in maniera molto rapida.

La fase difensiva può mettere in difficoltà formazioni che hanno bisogno di spazio e puntano sulle grandi cavalcate in campo aperto, il Newcastle ha infatti la tendenza, lasciando solo la punta molto alta, ad abbassarsi totalmente creando grande densità difendendosi con 10 uomini in area.

Se la solidità e l’organizzazione sono in grado di mettere in difficoltà gli avversarsi un punto a svantaggio è sicuramente la mancanza di precisione durante la finalizzazione.

Insomma un avversario decisamente insidioso per gli uomini di Pioli che non devono prendere sottogamba l’icontro.

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