Pato: “Olivier grande giocatore”
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Pato, ex attaccante rossonero attualmente in forza al San Paolo, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport poche ore prima del derby di Milano. Di seguito le sue parole:
“Il cambiamento del Milan? È necessario farlo. È una cosa di cui parlava spesso Kakà: ‘Dopo un paio d’anni al massimo bisogna modificare l’assetto, perché gli altri alla fine ti conoscono’. L’assetto va modificato, devi essere sempre un passo avanti, e Pioli lo è. Fa in modo che questo avvenga”.
MALATO” DEI ROSSONERI
“Lo guardo tutte le volte che posso, sarà sempre nel mio cuore. E sto attento a tutte le novità”.
SU PULISIC, CHUKWUEZE E LOFTUS-CHEEK
“Pulisic mi piace molto, si porta in Italia l’enorme bagaglio inglese, anche se dovrà abituarsi al fatto che da voi si fa molta più attenzione alla parte tattica. Sono sicuro che farà benissimo. Forte, resistente e molto veloce: le condizioni top per giocare da esterno. Devo dire che la società ha fatto un mercato importante, furbo e ben costruito. Hanno anche preso un mio amico. Loftus-Cheek, abbiamo giocato insieme al Chelsea nel 2016. È fortissimo, troppo forte. Mi fa piacere che si stia inserendo così bene”.
GIROUD NUOVO IBRA?
“Certamente. Olivier è un grande giocatore, sa fare gol in tutti i modi e i giovani hanno bisogno di modelli come lui. È una persona molto positiva, che parla con tutti. Un leader”.
LEAO DA PALLONE D’ORO?
“Credo debba avere pazienza. Sta cambiando in meglio molto velocemente, è già un grande giocatore. Ha tutte le capacità per arrivare a quel traguardo, ma con gradualità. Meglio… non parlare troppo di lui, per il suo bene. Comunque il rinnovo col Milan è stato la decisione giusta, quella migliore per lui. Sono contento che sia rimasto, io tifo per lui perché è un giocatore speciale. Voglio vederlo vincere col Milan”.
SU IBRA
“Lui è stato una leggenda del calcio, e anche del Milan. Credo che adesso voglia dedicarsi maggiormente all’aspetto familiare. Secondo me potrebbe fare come Kakà, che sta studiando tanto per tornare un giorno nel mondo del calcio. Il club manager? Ha una grande intelligenza che gli permetterebbe di fare un ruolo così delicato. Di base, resta un grandissimo motivatore. Per quello che lo conosco io, sarebbe un dirigente perfetto”.
SU BERLUSCONI
“La sua morte mi ha colpito e rattristato molto. In quei giorni mi tenevo informato con Galliani, che andava a trovarlo in ospedale e mi aggiornava. Lui è quello che mi ha portato al Milan, mi ha dato e aiutato tanto, anche in termini personali. Lo potrei definire un amico-presidente. Sono quelle persone che nascono una volta ogni tanto. Ricordo quando mi chiamava e mi diceva di giocare più vicino alla porta, ricordo le sue barzellette. Una persona strepitosa, sarà sempre nel mio cuore”.
DERBY MILAN E INTER: CHI ARRIVA PRIMA ALLA SECONDA STELLA?
“Io credo fortemente in quella che è stata la mia squadra, e che sento ancora mia: c’è una grande squadra, un grande allenatore. Vincere questo derby sarebbe l’auspicio migliore per vincere campionato e seconda stella”.