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Milan-PSG.Da Donnarumma a Maignan, da Weah a Ibra: 16 giocatori e un allenatore.

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Milan-PSG.Da Donnarumma a Maignan, da Weah a Ibra: 16 giocatori e un allenatore.

Milan e PSG hanno molto in comune,basti vedere quanti giocatori hanno difeso i colori di entrambe le squadre. Ne è uscita fuori un’ipotetica formazione di lusso con tanto di riserve e allenatore. Ecco a voi il Milan Saint-Germain:

Modulo: 3-4-3

GIANLUIGI DONNARUMMA

Cresciuto nel club rossonero, ha esordito in Serie A a 16 anni, lasciando a 22 anni con ben 250 presenze. Al Paris Saint-Germain dall’estate 2021, ha già vinto due campionati ma l’obiettivo principale è l’Europa.

MARIO YEPES

Fra i doppi ex insospettabili: la Francia è la sua prima tappa europea, con il Nantes che lo preleva dal River Plate. Si trasferisce al Paris Saint-Germain nel 2004 disputando quattro stagioni, diventandone capitano e vincendo due coppe. Al Milan nel 2010, nonostante il ruolo di rincalzo nelle tre stagioni vissute si fa apprezzare e vince pure un campionato.

THIAGO SILVA

Una delle cessioni più dolorose e chiacchierate, la sua, dal Milan al Paris Saint-Germain. Il suo trasferimento nell’estate 2012 di fatto sancisce il cambio di status tra i rossoneri e i parigini. Vince la Serie A con i rossoneri e fa incetta di titoli al Parco dei Principi, sfiorando solo la Champions League, nella sua ultima partita in maglia PSG.

ALEX

Due anni e mezzo a Parigi e due Ligue 1 vinte, arriva al Milan a 32 anni e non più al top delle prestazioni e in piena banter era. Il ricordo più bello un suo gol in un derby vinto 3-0.

DAVID BECKHAM

Milan e PSG si sono goduti l’asso inglese a sprazzi. Il Milan in due semetri, 2009 e 2010 con l’ultimo purtroppo condizionato da un infortunio che gli fece saltare il mondiale sudafricano. Parigi è stata l’ultima tappa di una straordinaria carriera, che gli ha permesso di chiudere in bellezza, vincendo anche un campionato francese.

LEONARDO

Caso unico, il suo, perché è stato non solo giocatore delle due squadre, ma anche dirigente. Nel caso del Milan anche allenatore. Un solo anno da calciatore al Parco dei Principi ma amatissimo, in rossonero è stato uno degli artefici di uno degli scudetti più inattesi, quello del 1999. La sua firma nei grandi trasferimenti da Milano a Parigi.

RONALDINHO

Il brasiliano scelse il Paris Saint-Germain ben prima che diventasse il club stellare di oggi. I francesi vinsero nel 2001 la concorrenza su mezza Europa godendoselo per due anni. Al Milan arriva nel 2008, ha ancora 28 anni ma in verità il meglio di sé l’ha già dato al Barcellona. Riesce comunque a regalare magie in due anni e mezzo. Indimenticabile il primo gol, di testa in un derby vinto per 1-0.

ALESSANDRO FLORENZI

Ex solo del Paris Saint-Germain, dato che del Milan è ancora giocatore. Un solo anno in Francia, un trasferimento a sorpresa: parte bene, finisce in calando. Gli sfugge il campionato e si deve accontentare di Coupe de France e Supercoppa.

GEORGE WEAH

Il primo grande trasferimento da una sponda all’altra. È il giocatore che il Milan sceglie nel 1995 per far dimenticare Marco van Basten. Fresco capocannoniere di Champions League, in pochi mesi convince tutti tanto da vincere il Pallone d’Oro, primo non europeo a riuscirci. Una leggenda per entrambi i club.

ZLATAN IBRAHIMOVIC

Non ci voleva andare, a Parigi, ne è diventato re come è capitato ovunque (tranne che a Barcellona). Più di tutti è lui la prima grande superstar acquistata dal Paris Saint-Germain. Vince tutto in patria e frantuma record, vola in Inghilterra, negli Stati Uniti per correre al capezzale del Milan, riportandolo sul tetto d’Italia.

MARCO SIMONE

Uno dei primi calciatori italiani a tentare l’avventura all’estero. In 8 anni in rossonero vince tutto, poi nel 1997 l’avventura parigina durata due anni, dove segna 32 gol e alza 4 trofei, ma gli sfugge il campionato. Tornerà in rossonero a fine carriera.In panchina

MIKE MAIGNAN

In un duello con Donnarumma Magic Mike se la giocherebbe sicuramente alla pari. A differenza del collega non è riuscito a farsi spazio nella squadra in cui è cresciuto, consacrandosi altrove e togliendosi persino lo sfizio di soffiare una Ligue 1 al PSG difendendo i pali del Lille. Arriva al Milan e vince subito, riuscendo in un’impresa che sembrava impossibile: far dimenticare ai tifosi l’illustre predecessore

BRUNO NGOTTY

A Parigi è entrato nella storia per aver segnato il gol decisivo nella finale di Coppa delle Coppe, fin qui unico trofeo internazionale, se escludiamo l’Intertoto. Al Milan pur divenendo presto un rincalzo mette la firma sullo scudetto del 1999 segnando una rete decisiva a Bologna.

VIKASH DHORASOO

Politico e giocatore semiprofessionista di poker si legge nella bio di Wikipedia. Meteora al Milan nella stagione 2004/05, si trasferisce l’anno seguente proprio nella capitale francese dove riesce a giocare con continuità almeno il primo anno.

YACINE ADLI

Il franco-algerino è un prodotto del vivaio del Paris Saint-Germain con cui ha fatto il suo esordio in Ligue 1 nel 2018. Rimarrà la sua unica presenza con i parigini e sarà a Bordeaux dove si metterà in mostra, conquistandosi le attenzioni del Milan, dove è attualmente in forza.

JEREMY MENEZ

Arriva a parametro zero in un Milan, tira la carretta dei rossoneri nella disgraziata stagione 2014/15. Segna 16 reti, è tra i pochissimi a salvarsi. Di fatto l’unica vera stagione del francese in rossonero, perché poi i problemi alla schiena sono l’anticamera dell’addio.

Allenatore: CARLO ANCELOTTI

Una squadra del genere non può che avere un tecnico di prima fascia. Ancelotti è stato uno dei tecnici più longevi su una panchina di A: dal 2001 al 2009 in sella al Milan con cui ha vinto tutto. È ricordato per essere stato il primo allenatore scelto dalla proprietà qatariota del Paris Saint-Germain. Sotto la sua guida sono arrivati i primi titoli.

Leggi anche: Il Milan si schiera contro la violenza: il comunicato ufficiale.

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