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Il “nuovo” PSG: ecco l’avversario del Milan

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Girone Champions League

Fonte:acmilan.com

Scopriamo assieme una delle rivali dei rossoneri nella prossima edizione della Champions League.

Il PSG ha scelto di non continuare sulla linea confusionaria di questi ultimi anni e ora chiede al nuovo allenatore, Luis Enrique, una missione alquanto impossibile: riportare la tranquillità al Parco dei Principi.

È l’ennesimo anno zero a Parigi. Puntualmente al termine di ogni singola  stagione, il progetto precedente viene accantonato e si riparte da zero, generando molto hype ed aspettative a suon di acquisti roboanti e ambizioni stellari. Stavolta no o, meglio, non proprio del tutto. La dirigenza del club parigino ha individuato in Luis Enrique l’uomo per rilanciare l’immagine del club, fortemente deteriorata dalle innumerevoli voci di spogliatoio e aggravata dalla fine dell’avventura di Messi e dalla telenovela Mbappé. L’ex commissario tecnico della nazionale spagnola ha subito chiarito le sue condizioni: pieni poteri di gestione e leadership interna, una ricetta che ben eseguita potrebbe riportare la squadra ad una tranquillità che manca ormai da tanto ma tanto tempo. 

Anche le scelte di mercato operate finora tendono verso questa direzione: giocatori under-23 o da rilanciare dopo aver terminato le precedenti avventure con delle difficoltà. Milan Skriniar, dopo essere stato il leader difensivo dell’Inter per diversi anni, si è visto togliere il posto a causa del mancato rinnovo e degli innumerevoli problemi fisici che hanno accompagnato la sua ultima stagione; Marco Asensio che non riusciva a trovare lo spazio che voleva in quel di Madrid e anche lui ha scelto di non prolungare il proprio contratto; Lucas Hernandez (fratello del terzino rossonero Theo Hernandez) continua a non attirare le attenzioni della dea bendata e i continui infortuni stanno “decidendo” la carriera di un centrale di livello molto alto. Insomma, l’idea di rilanciare il PSG rilanciando a loro volta questo tipo di giocatori è tangibile e coadiuvata dalla volontà di sviluppare a Parigi i futuri campioni, come dimostrato dall’arrivo di Ugarte, Kang-in Lee e Cher Ndour. Il solco con il passato è tracciato ma ora come ora appare lecito chiedersi, cosa dobbiamo aspettarci dal Paris Saint-Germain? 

Analizzando la carriera del nuovo allenatore del PSG, in particolare l’ultima esperienza alla guida de “La Roja”, è possibile farsi un’idea iniziale di quali potrebbero essere le sue idee di gioco che cercherà di imporre club parigino. Luis Enrique è solito schierare una linea difensiva a quattro uomini con un giocatore a fare filtro in mediana, due mezz’ali dotate di tanta tecnica e importanti qualità fisiche, un riferimento centrale e due laterali avanzati. I tre centrocampisti e l’attaccante centrale formano un rombo in fase di primo possesso palla che poi si andrà a scomporre permettendo ai giocatori di variare per sfruttare i vari inserimenti degli altri interpreti.  Infatti, due degli uomini chiave nell’idea di gioco di Luis Enrique sono gli esterni di difesa che li si trova praticamente da tutte le parti del campo.

Un’altra figura chiave per capire l’idea di gioco del tecnico spagnolo è quella del centravanti. E’ la punta avanzata del rombo che si crea tra centrocampo e attacco, capace di staccarsi quando viene raggiunto dal terzino o di rimanere centrale quando affiancato da due uomini. Un’altra soluzione che prevede di sfruttare a pieno è attaccare la profondità. La qualità nei passaggi dei centrali di difesa o della mezz’ala che si stacca è tale da poter disegnare delle traiettorie alquanto precise.

Il PSG è stato molto attivo finora sul calciomercato, anche e soprattutto per soddisfare le richieste del suo nuovo allenatore. Se prevedere l’andamento dei nuovi acquisti è impossibile, risulta più facile cercarli di calare nel contesto tattico del nuovo tecnico. L’investimento fatto sulla difesa è stato molto ma molto importante: sulle fasce non c’era nulla da toccare mentre al centro qualcosa è cambiato. Marquinhos resta il leader per eccellenza della linea arretrata ma l’arrivo dell’ex Inter Milan Skriniar e Hernandez offre soluzioni molto interessanti. Se il ruolo di vertice basso è da sempre stato affidato all’italiano Verratti, adesso le cose potrebbero leggermente cambiare con l’arrivo di Ugarte, vederli giocare insieme non è improbabile, resta solo da capire come. Cher Ndour si unisce a quella parte di giovani talenti cristallini che possono rappresentare il PSG del futuro ma che riusciranno a trovare già spazio in Ligue 1. Lì davanti due ex-Liga: Kang-in Lee sembra essere nato per giocare sotto i dettami del tecnico spagnolo mentre è ormai noto a tutti il feeling tra Luis Enrique e Asensio. 

Ma partiamo dalla difesa. L’arrivo di Lucas Hernandez dal Bayern Monaco rappresenta inevitabilmente una scommessa ma la cifra investita (45 milioni di euro circa) vale sicuramente il rischio. Se in forma, l’ex Bayern ha ampiamente dimostrato di essere uno dei migliori centrali mancini in circolazione che all’occorrenza può operare anche sulla corsia di sinistra (come il fratello Theo al Milan). Dotato di un piede mancino sopraffino, nell’ultima stagione lo abbiamo visto molto poco a causa del bruttissimo infortunio subito ma ci sono pochi dubbi sul fatto che possa rappresentare un elemento molto fondamentale sia in fase difensiva che come primo motore in costruzione di gioco. L’accoglienza non è stata delle migliori ed uno dei gruppi del tifo organizzato ha dedicato uno striscione non proprio carinissimo nei confronti di Hernandez a causa della sua città natale, Marsiglia, ma c’è da essere certi che l’ex Bayern può tranquillamente ribaltare la situazione, stabilità fisica permettendo. 

Sistemato il centro-sinistra è il momento del lato opposto. Milan Skriniar, ex conoscenza della Serie A, è sbarcato a Parigi a parametro zero dopo un’ultima stagione molto travagliata con la maglia nerazzurra. Ciò nonostante, tutti sono a conoscenza delle grandi qualità del ragazzo che, sotto la guida di Simone Inzaghi, è cresciuto molto anche in fase di impostazione. In un’annata difficile come quella precedente, infatti, è riuscito comunque ad occupare il 94esimo percentile tra i centrali per percentuale di passaggi riusciti in 90 minuti, il 90esimo per la percentuale di passaggi lunghi riusciti e l’87esimo per key pass per partita. Superati i diversi problemi fisici che lo hanno accompagnato negli ultimi mesi, il PSG potrebbe aver trovato un giocatore dal livello alto per blindare la propria “difesa di ferro”, anche se la sua preferenza nel giocare a tre rende ancora più credibile l’ipotesi con Lucas Hernandez a sinistra o con il mediano che si abbassa sulla linea difensiva. 

A causa dei continui problemi fisici di Neymar (trasferitosi poi all’Al-Hilal) e della fine del contratto di Messi, il PSG ha pensato bene di prevenire il problema affidandosi a due giocatori molto differenti tra loro ma in grado di coprire vaste zone nella trequarti offensiva. Kang-in Lee sbarca in terra francese per circa 22 milioni di euro dopo la sua miglior stagione in Liga. L’esperienza con il Valencia non è stata molto fortunata, mentre al Mallorca è riuscito a dimostrare le sue qualità. Con i suoi 6 gol e 6 assist ha aiutato Muriqi e compagni ad ottenere prima una salvezza tranquilla e poi anche a collocarsi nella parte sinistra della classifica. Agile e molto rapido, con le sue sterzate e i suoi dribbling nello stretto riesce a generare costantemente un vantaggio per la squadra. Ama partire da sinistra per accentrarsi ma all’occorrenza sa ricoprire tutti i ruoli della trequarti. 

Per quanto riguarda Asensio, va ricordata la sua capacità di svariare lungo il fronte offensivo, come sappiamo tutti , lui nasce come esterno di destra ma sa ricoprire più ruoli, caratteristica che in questo momento è di vitale importanza per il PSG ma che in generale è apprezzata molto dal tecnico spagnolo. L’attuale allenatore del PSG, in passato, lo ha schierato al centro dell’attacco mentre, con Ancelotti, Asensio è partito da quello che è il suo ruolo naturale per poi accentrarsi. Questa versione di Asensio come unico riferimento offensivo probabilmente non è spendibile nelle partite decisive però avere a disposizione un giocatore in grado di dare opzioni così differenti tornerà sicuramente utile nel corso di un’annata molto complicata. 

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