28 Maggio 2023

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DENTRO AL MONDO ROSSONERO

Tottenham-Milan 0-0; i rossoneri si qualificano ai quarti di finale

Il Milan esce indenne dal New White Hart Lane, impattando sullo 0-0 il match di ritorno degli ottavi di Champions, qualificandosi alla fase successiva in virtù dell’1-0 dell’andata firmato Brahim Diaz. I rossoneri non accedevano ai quarti di finale della massima competizione europea da 11 anni.

Analisi

Una qualificazione meritata per i ragazzi di mister Pioli, che oltre il rammarico per i gol mancati all’andata, avrebbero meritato la vittoria anche stasera. Il Milan parte con autorità, non facendosi sopravvalere dagli inglesi e dal clima infuocato; anzi il primo pericolo arriva proprio dai rossoneri al 14esimo: bellissima azione in verticale con tocchi di prima, parte Krunic, poi Leao, Brahim e Theo che poi, al momento del traversone, viene fermato da Romero con Giroud tutto solo in mezzo. Il Tottenham picchia duro e, dopo altri falli che avrebbero meritato un sanzione ben prima, arrivano due gialli in 4 minuti prima per Romero, poi per Lenglet; ma è al 19esimo il primo tiro degno di nota: schema sulla punizione guadagnata da Leao, Tonali apre su Messias che sfrutta un errore di Davies ma il destro del brasiliano è troppo ampio. Gli inglesi non riescono ad essere pericolosi, impensierendo la difesa solo con calci d’angolo ben disinnescati dalla retroguardia rossonera, e così il Milan gestisce arrivando al termine del primo tempo.

Il secondo tempo inizia in modo simile al primo, con un Milan per niente intimorito e che va ancora vicino al gol al 51esimo: iniziativa di Brahim tra tre uomini del Tottenham, destro ravvicinato e bravo Forster a opporsi. Sulla ribattuta palla che arriva a Theo, mancino secco ma murato, poi ancora Leao che di destro va vicino ad un super gol. Arrivano i primi cambi, nel Diavolo dentro Saelemaekers per Messias infortunato, per gli inglesi dentro Porro per Perisic. Minuto 63 sussulto Spurs: destro di Hojbjerg dal cuore dell’area di rigore, Maignan è attento e devia in corner. Al 67esimo ancora occasione rossonera: Leao serve Brahim sul dischetto del rigore il quale invece di tirare di prima prova dribbling su Emerson, la palla torna sui piedi dello spagnolo che trova Giroud, ma la conclusione del francese viene fermata da Forster in due tempi. Entra anche Richarlison ad aumentare il peso offensivo degli inglesi, ma al 77esimo accade un episodio cruciale: Romero, già ammonito, compie un bruttissimo intervento su Theo Hernandez, doppio giallo per l’argentino e rosso. Tottenham in dieci. Altri cambi per entrambe le squadre ma all’84esimo Tonali avrebbe l’occasione per chiudere i giochi: Accelerazione di Leao sulla sinistra, assist per il centrocampista italiano ma Davies blocca tutto. Al 93esimo unico vero gramde pericolo targato Tottenham: da una punizione laterale, colpo di testa di Kane e super intervento di Maignan; ripartenza rossonera con Theo che serve Origi in area, mancino a incrociare che colpisce il palo. È questa l’ultima emozione: grandissima prestazione del Milan, che spreca tantissimo, ma Maignan salva i rossoneri nel finale e consegna l’accesso ai quarti di Champions League undici anni dopo.

Pagelle

Maignan 7: si sarebbe aspettato molti più pericoli, ma deve compiere un unico grande intervento solo negli ultimi minuti su un colpo di testa di Kane. Portiere top

Kalulu 6,5: Son è in una stagione no, ma nell’ultimo periodo stava tornando sui suoi livelli. Il difensore francese argina molto bele il sudcoreano che è costretto a girare altrove per trovare palle giocabili.

Thiaw 7: non è possibile definire dopo quanto tempo o dopo quante partite buone un calciatore possa definirsi esploso del tutto, ma il test livello master sottopostogli da Kane non lo scalfisce. Furbo anche in un paio di interventi fallosi che, evitati, avrebbero potuto creare problemi a Maignan.

Tomori 7: in questa stagione ha accusato dei passaggi a vuoto come l’ultimo a Firenze, ma oggi è tornato il Fik che tutti conosciamo. Speriamo questa serata segni la sua rinascita.

Messias 6: applicazione e spirito di sacrificio abbinati ad una buona tecnica di base, permettono al brasiliano di essere diligente sia in fase difensiva su un cliente non semplice come Perisic, sia in fase offensiva dove mette Diaz davanti al portiere ad inizio secondo tempo. Peccato per le occasione sprecate nella prima frazione di gioco. (dal 56esimo Saelemaekers 6: parte attiva delle ripartenze nei minuti finali, pasticcia un po’ dietro dove regala un paio di punizioni pericolose totalmente evitabili con una maggiore concentrazione in fase di uscita)

Krunic 6,5: la sua assenza si è notata parecchio a Firenze, e per schierare lui il mister panchina Bennacer. Ripaga totalmente la fiducia con una prestazione totale di fisico, corsa e un sufficente possesso palla.

Tonali 6: mezzo voto in meno purtroppo per aver cestinato un’occasione lampante che avrebbe evitato tanta sofferenza; partita comunque ottima da parte di Sandro il quale, diffidato, ha pure evitato un giallo che gli avrebbe fatto saltare l’andata dei quarti.

Hernandez 6,5: il Theo post Mondiale era troppo brutto per essere vero e lui, ormai 4-5 partite, ha deciso di tornare il terzino sinistro più forte al mondo: pericoloso in avanti, attento e concentrato dietro.

Diaz 6: primo tempo di sacrificio quasi da mezzala, secondo tempo partito molto bene, infatti sono sue le maggiori occasioni: sulla prima è bravo Forster, sulla seconda avrebbe potuto tirare di prima invece di cercare un dribbling di troppo. (dall’81esimo Bennacer s.v.: entra per gestire il possesso palla e ci riesce in maniera lucida e precisa)

Leao 6: il suo voto è sufficente solo per l’ultima mezzora di partita dove, con i suoi strappi, consente al Milan di essere pericoloso e guadagnare falli utili alla risalita del baricentro della squadra. (dall’89esimo Rebic s.v.)

Giroud 6,5: non si vede granchè in fase di conclusione, ma in compenso il lavoro sporco fornito è di immane utilità (dall’81esimo Origi s.v.: non è Giroud nel ripulire i palloni scomodi o nel far salire la squadra, ma negli ultimi minuti la sua velocità fa comodo alla squadra, andando anche vicino al gol ma coglie il palo col mancino)

Pioli 6,5: come ha detto lui queste partite vanno studiate, e lui compie una scelta fondamentale ai fini del risultato: Krunic titolare e Bennacer partente dalla panchina. Bravo anche nel non fare sostituzioni tanto per, posticipandole al momento clou degli ultimi 10 minuti, Saelemaekers a parte.

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