“Un giorno un contadino trovò un uovo di aquila nel suo terreno e lo mise nel pollaio insieme alle uova delle galline. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelli della covata e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini pensando di essere uno di loro. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, dominando tutto dall’alto. Il gallo allora disse: “Quella è un’aquila, il re degli uccelli”. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli.”
Il Milan nell’ultima decada carente di successi e soddisfazioni, fatta di giocatori poco blasonati, bistrattati, molti dei quali hanno addirittura preferito lasciare il club per andare in altre destinazioni, era diventato un po’ come l’aquila che credeva di essere un pollo. Il mondo rossonero si era quasi rassegnato a vivere stagioni anonime fatte di 6° posti, di mercati sbiaditi, di nomi secondari. Galleggiare costantemente nella mediocrità, nei meandri di metà classifica. Il punto più basso toccato forse con l’epoca cinese e successivamente con l’esclusione dall’Europa League a causa del FFP che condannò il Diavolo a non poter partecipare ad una competizione legittimamente conseguita sul campo. La stampa estera considerava ormai l’Ac Milan come uno dei grandi club decaduti, senza appeal ne capacità per attrarre grandi campioni e nomi illustri.
Invece quasi come per magia, questa proprietà e questa dirigenza hanno in poco più di un biennio ridato lustro ed importanza al nostro club. Un lavoro certosino, fatto di enormi capacità manageriali e soprattutto tecnico tattiche che hanno riportato il Diavolo nella posizione che più compete ad una squadra di questa portata.
Il Milan è tornato ad essere una magnifica aquila, che regna dall’alto della sua forza e grandezza, dominando i cieli. Campioni d’Italia in una delle stagioni più belle e sofferte di sempre. Un titolo che ha regalato ai tifosi un’iniezione di autostima svanita ormai da troppo tempo.
Grazie Milan “Forza lotta vincerai, non ti lasceremo mai”.
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