Nasti: “La concorrenza è uno stimolo in più, a me è sempre piaciuta la competizione sana interna al gruppo”
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Fonte:acmilan.com
ll giovane primavera rossonero Marco Nasti ha parlato in conferenza stampa predentandosi al suo nuovo club il Bari. Ecco le sue parole:
“Il nostro obiettivo è quello di andare in Serie A, ce la metteremo tutta”.
“La concorrenza è uno stimolo in più, a me è sempre piaciuta la competizione sana interna al gruppo. Lo scorso anno ho seguito Cheddira, ha fatto un campionato fantastico, l’ho conosciuto in ritiro e mi ha aiutato tanto. Non sento la pressione perché conosco le mie potenzialità e so che posso far bene con questa maglia.
“Sono un attaccante generoso, forse devo imparare a gestirmi meglio nel corso delle gare, ma sono giovane e devo crescere. Mi piace segnare e far gol, anche se io forse faccio troppo lavoro sporco. Me l’ha detto anche Polito, devo essere più lucido vicino l’area di rigore. A Cosenza, essendo appena uscito dalla Primavera, non avevo i ritmi dei miei compagni, però ho sempre provato a mettere in difficoltà il mister”.
Sulla gara contro il Cittadella di domani: “Le ultime due partite sono state molto difficili, con il Palermo è stata una gara di grande sacrificio. Anche a Cremona è stata bella tosta. A livello individuale ho una buona condizione, i compagni mi aiutano molto nello spogliatoio. Conosciamo le qualità del Cittadella, ma abbiamo avuto pochi giorni per prepararla, guardando i video sappiamo che ti vengono a prendere alti e con questo ti mettono in difficoltà, cercheremo di dare il massimo come sempre”.
Obiettivi personali come la conquista della maglia azzurra dell’Under 21: “Andare in Nazionale è sempre una soddisfazione, ci sono tanti attaccanti forti come Colombo. Abbiamo fatto le giovanili insieme, ci conosciamo e mi ha dato qualche consiglio, perché è più esperto di me nella categoria. L’anno scorso ho fatto una scelta di cuore rinunciando al Mondiale con l’Under 20 e giocarmi la salvezza con il Cosenza, era un segno di rispetto verso i miei compagni”.
Su Zlatan Ibrahimovic: “Una volta, al Milan, in allenamento non gli passai il pallone. Me ne disse tante, uscii dal campo a testa bassa“.