La Bobo Tv parla del Milan e di Stefano Pioli
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Ieri sera tra Antonio Cassano, Nicola Ventola e Christian Vieri durante l’episodio della BoboTV, si è parlato dei rossoneri, e del loro buon inizio di campionato.
Il primo ad intervenire è stato Ventola, che ha parlato cosi dei rossoneri: “Se guardo il centrocampo del Milan, ai lati di Krunic hai due schegge che vanno avanti e indietro, è una squadra super offensiva. La voglio vedere con le squadre grandi, ma in queste due partite il Milan mi ha stupito per la proposta, per come si sono inseriti tutti nel contesto e nelle idee dell’allenatore. Col Bologna non era facile, e col Torino li ha devastati. Questo centrocampo può affrontare Napoli, Inter e Juventus?”
Bobo Vieri, più calmo e riflessivo, ha voluto sottolineare che siamo solo all’inizio del campionato: “Time will tell. Lavori in corso. Sono arrivati 9 giocatori, tantissimi giovani che scelgono con il loro algoritmo. Hanno iniziato alla grandissima, ora bisogna solo aspettare. Ci sta che abbiano dei problemi più avanti, ma in queste due partite hanno dimostrato che ci sono. Io lo giudicherò almeno dopo 8/10 partite, giocare a San Siro e con la maglia del Milan non è facile. Pioli è bravo, sono sulla strada giusta ed è importante per Milano”.
ad Intervenire per ultimo è stato Antonio Cassano, ex giocatore del Milan, il quale ha voluto parlare anche dei limiti difensivi:
“Abbiamo detto tanto di questi 3 anni di Pioli, e dobbiamo ancora aggiungere perché il Milan è in continua evoluzione. Sta facendo bene, sta rivalutando tantissimi calciatori. Chi mi ha impressionato tanto è Reijnders, lo ripeto. E anche a centrocampo il Milan ha delle riserve che sono tanta roba. Non dimentichiamoci che Krunic l’anno scorso faceva il play alto, la mezzapunta nel 4231. Quest’anno davanti alla difesa: si è inventato Krunic, due partite le ha fatte bene”.
“L’unico dubbio che ho del Milan è dietro, i due centrali spesso e volentieri non prendono posizione. Non hanno un Albiol, non c’è uno dei due che comanda. Tomori e Thiaw sono forti singolarmente, nell’1vs1, giocano uomo a uomo. Vediamo le prossime giornate, è l’unica parte dove ho dei dubbi. Io pensavo che potesse mancare l’attaccante, ma Giroud ha fatto 3 gol in 2 partite… cosa gli dico? E’ ovvio che non ne può fare 40 ma non posso dirgli niente. Okafor può fare centravanti, esterno sinistro, dietro la punta. Chukwueze a destra è fortissimo. Anche Musah è tanta tanta tanta roba, può fare il mediano basso ed ha una forza da carrarmato. Il Milan mi intriga molto, aspetto qualche partita per capire fin dove può arrivare”.
Lele Adani invece si è soffermato sull allenatore del Milan; facendo un Analisi sull’operato di Pioli: “Guardavo la partita e nel secondo tempo la palla è nei piedi di Mike Maignan. Lui la mette dove vuole, e anche questo è un valore aggiunto. Poi vedo una cosa nel secondo tempo. Il Torino pressa, con due trequarti e una punta: un trequarti su Krunic, l’altro in base al centrale che esce e la punta va a prendere il secondo centrale del Milan. Il Milan cerca di costruire sulla sinistra, dove costruisce Theo. Ma a un certo punto, io Theo Hernandez lo vedo stretto, da mezzala. E mi chiedo, perché è stretto? Perché si portava l’esterno, Bellanova. Nel frattempo, Reijnders, la mezzala da quella parte, non si apre. E non si apre sul campo perché Theo Hernandez è andato al posto di Reijnders, Reijnders è andato al posto di Tomori ed è stato Maignan a pescare… Tomori, che faceva l’ala sinistra”.
“Noi le rotazioni spesso le vediamo tra i 3 centrocampisti centrali: lì l’han fatto esterno basso, mezzala e centrale. E’ Tomori che è salito a fare l’ala, e Maignan l’ha passata a lui. E non è il centrale a 3 da braccetto, è un centrale a 2. Correndo là, la punta che lo marca rimane fuori dalla palla di Maignan perché difficilmente si gira e corre dietro all’inserimento del centrale di difesa. Il lavoro va fatto sui due giocatori e sull’inganno che devi creare agli altri: qui c’è la mano dell’allenatore, un allenatore che va a studiare la partita ma deve convincere. Dall’altra parte, poi, l’hanno fatto uguale con Calabria, Loftus-Cheek e Thiaw. Ma voi vi ricordate un portiere che serve un centrale a 40 metri di distanza? Il centrale di solito sta a fianco del portiere! Se tu non lo prepari questo movimento non esiste e io do merito ad una persona: si chiama Stefano Pioli. Questa è evoluzione”.